Se non fosse così vera, sarebbe una storia già scritta
secoli fa.
Nella bella Napoli di oggi due clan di pari potere,
ferocemente l’uno all’altro opposti da vecchia ruggine, dove sangue camorrista
si è confuso con sangue camorrista, sono in guerra da più di otto anni.
Dai potenti genitori, da questi due nemici di ferro, ha
preso vita una coppia di innamorati contrastati dal tragico evento che ha
contrapposto le due famiglie: la violenta morte di Aldo Musso, zio di Rosa, a
opera di Mariasole e della sua Federazione.
Gli studenti dell’I.S.I.S.
Rosmini hanno trascorso un’intensa mattinata
di cultura al teatro comunale, sabato 22
aprile, dialogando con lo scrittore palmese Luigi Romolo Carrino, dopo la
lettura dell’ultimo suo romanzo Alcuni
avranno il mio perdono. L’incontro con l’autore rientra nel progetto Voltiamo pagina, ideato dalla prof.ssa
Michela Buonagura con il coinvolgimento delle prof.sse Anna D’Ursi, Tonia
Rubinacci e Maria Grazia Sorrentino e le loro rispettive classi. Dopo la
performance di danza di tre allieve e l’introduzione della prof Anna D’ursi sul romanzo e sull’autore, è iniziato un vero
e proprio interrogatorio. Gli
studenti e le studentesse hanno bersagliato lo scrittore di domande, scaturite
dalla avvincente storia narrata nel romanzo che li ha fortemente intrigati.
Circa 80 gli studenti lettori. L’autore non si è sottratto alla raffica di fuoco e ha ampiamente risposto, suscitando l’interesse della platea.
Il mondo anima del romanzo è di grande attualità sia per le recenti fiction televisive sulla camorra sia per le cronache giornaliere. I giovani sono stati
catapultati in una realtà di vita al margine della società civile, ma nello
stesso tempo vicina alla loro. Con la lettura, attraverso la vicenda narrata, hanno
capito i tristi meccanismi sottesi a
questa società delinquenziale e penetrato la
legge della violenza che vi impera. Si sono resi conto che di fronte a
questo mondo bisogna tenersi lontano e
soprattutto non alimentare con l’uso di droga e la frequentazione di sale
scommesse l’economia su cui si basa la loro forza. Nel finale dell’evento è stata
emozionante la testimonianza di una studentessa che ha dichiarato di aver letto
per la prima volta un romanzo e di essersi appassionata alla lettura e da
questo momento non smetterà di farlo. Un plauso alle docenti dell’I.S.I.S. e al
progetto Voltiamo pagina, che intende favorire lo sviluppo della lettura. Un
giovane che legge è un giovane sottratto all’inettitudine e in grado di
camminare da solo.
M. M. Nappi
Michela Buonagura
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