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venerdì 8 aprile 2016

STORIA DEL CORTEO STORICO ARAGONESE




Il Corteo Storico Aragonese nasce nell’anno 2004, da un’idea del preside prof. Biagio Peluso, allora Presidente dell’Ente Carnevale.
Fu lui, infatti, a proporne la creazione al Liceo “Antonio Rosmini” di Palma Campania, suggerendone la sfilata nell’ambito dei festeggiamenti del Carnevale Palmese.
Già da tempo, il Liceo, con il progetto Non solo coriandoli, realizzato inizialmente dalle prof.sse Peluso Concetta e Mariateresa e, successivamente, anche dalla prof.ssa Michela Buonagura, si interessava al recupero e allo studio della canzone d’occasione, per cui, affidare l’idea alle docenti non fu dettata dal caso, ma dalla ferma convinzione di consegnarla nelle mani giuste affinché potesse essere non solo coltivata nel migliore dei modi ma, soprattutto, anche trasmessa ai giovani per cementare ancora di più il senso di appartenenza alla propria terra, partecipando a un corteo che ricordava la presenza dei reali d’Aragona nel Piano di Palma.
Testimonia questo passato il palazzo aragonese in via Marconi, fino a poco tempo fa definito ducale, ma stando alle ultime ricerche documentate, da ridefinirsi “reale”, dal momento che è provato che i re aragonesi non solo vi dimoravano, ma vi esercitavano anche le specifiche funzioni pubbliche e amministrative, senza tralasciare l’esercizio della cacciagione per diporto. Il Piano di Palma era preferito soprattutto per la caccia col falcone, praticata dai sovrani aragonesi a partire dal re Alfonso I detto il Magnanimo (1452-58) e, successivamente, dai suoi eredi.
Il corteo storico rievoca, appunto, la presenza del re Alfonso I a Palma Campania, nel palazzo, la cui costruzione fu dallo stesso voluta e affidata verso la fine del xv sec. a Raimondo Orsini, conte di Nola e signore della Baronia di Palma e di Sarno, con tutto l’immaginario storico-antropologico che se ne possa ricavare.

Nelle sue prime edizioni il Corteo apriva le festività del Carnevale, con un singolare cerimoniale: in testa al Corteo Alfonso, affiancato dall'amata Lucrezia D’Alagno, tagliava il nastro di inizio delle festività, mentre tre paggi mostravano al popolo tre simboli importanti, portati su tre cuscini di velluto: il tamburello, lo strumento popolare della quadriglia; la bacchetta, simbolo del maestro di quadriglia; una chiave per il primo cittadino affinchè aprisse a tutti “nuove strade e bei giardini”. Infine, condotto da due nobili, in bella mostra, il bellissimo Palio ricamato, il dono più prezioso da consegnare alla quadriglia vincitrice. 


Dal 2004 ad oggi, tra mille difficoltà e interruzioni, la realizzazione del corteo è proseguita, nonostante l’idea iniziale di legarlo al Carnevale sia pian piano scemata, fino ad essere annullata, per il mancato sostegno dell’ Ente Carnevale, che ha preferito andare verso altre direzioni, depauperando la manifestazione carnascialesca del suo valore storico e sottraendo al Liceo l’evento legato alla canzone d’occasione che dal Liceo era partito ed era stato realizzato per diversi anni come studio e promozione della stessa.
In questi ultimi anni le docenti, sempre nell’ambito del progetto, hanno intrapreso altre strade, anche queste di notevole interesse.
Ricordiamo, a tal proposito, la scrittura e la realizzazione della rappresentazione teatrale Una bella historia d’amor, che ricorda l’amore tra Alfonso d’Aragona e Lucrezia D’Alagno, in cui le barriere tra passato e presente vengono abbattute, e lo studio antropologico Fuori e dentro il cerchio sulla presenza femminile nel carnevale palmese e sulle maestre di quadriglia.

Michela Buonagura e Maria Teresa Peluso

Michela Buonagura
Maria Teresa Peluso
  

Costantino Lombardo, il nostro costumista




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