C'è silenzio, e tepore,
in questa romita stanza ov''io ti attendo,
e una purpurea rosa,
già stanca, sul ciglio di languire,
anch'essa ansiosa del tuo bruno sguardo,
così tenera è l'ora
ch'io mi trasmuto in taciturna grazia,
mite rosa,
tepore sulle tue palpebre, carezza d'amore.
Sibilla Aleramo
(da 'Selva d'amore', Mondadori, 1947)
(da 'Selva d'amore', Mondadori, 1947)
Nessun commento:
Posta un commento