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Fa luce dentro di te e rende chiaro qualcosa che prima era oscuro.

giovedì 10 luglio 2014

AMO TANTO LE PAROLE




…Tutto quel che vuole, sissignore, ma sono le parole che cantano, che salgono e scendono…
Mi prosterno dinanzi a loro… Le amo, mi ci aggrappo, le inseguo, le mordo, le frantumo… Amo tanto le parole…Quelle inaspettate…Quelle che si aspettano golosamente, si spiano, finché ad un tratto cadono…Vocaboli amati, brillano come pietre preziose, saltano come pesci d’argento, sono spuma, filo, metallo, rugiada…Inseguo alcune parole…Sono tanto belle che lo voglio mettere tutte nella mia poesia…Le afferro al volo, quando se ne vanno ronzando, le catturo, le pulisco, le sguscio, mi preparo davanti il piatto, le sento cristalline, vibranti, eburnee, vegetali, oleose, come frutti, come alghe, come agate, come olive…E allora le rivolto, le agito, me le bevo, me le divoro, le mastico, le vesto a festa, le libero…le lascio come stalattiti nella mia poesia, come pezzetti di legno brunito, come carbone, come relitti di naufragio, regali dell’onda…Tutto sta nella parola…Tutta un’idea cambia perché una parola è stata cambiata di posto o perché un altra si è seduta come una reginetta dentro una frase che non l’aspettava e che le obbedì…Hanno ombra, trasparenza, peso, piume,capelli, hanno tutto ciò che s’andò loro aggiungendo, da tanto rotolare per il fiume, da tanto trasmigrare di patria,da tanto essere radici… Sono antichissime e recentissime…Vivono nel feretro nascosto e nel fiore appena sbocciato… - da tanto rotolare per il fiume, da tanto trasmigrare di patria,da tanto essere radici… Sono antichissime e recentissime…Vivono nel feretro nascosto e nel fiore appena sbocciato…

da “Confesso che ho vissuto” di Pablo Neruda, 19
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