Palma Campania, 30 Novembre
– La Fidapa-Bpw Italy ( Federazione Italiana Donne Arti Professioni, Affari-
Business Professional Women), Associazione internazionale che in Italia conta
11mila socie, in occasione del 25
novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne,
ribadisce fermamente il proprio No
alla violenza e l’Associazione Fidapa sezione di Palma Campania,
il giorno 28 novembre 2020 alle ore 18,00 in piattaforma Meet, ha dato voce al
convegno – dibattito organizzato dalla presidente dott.ssa Maria Antonietta Ferrara
con la partecipazione della presidente nazionale della Fidapa
dott.ssa Caterina
Mazzarella, la presidente Fidapa di Ottaviano
dott.ssa Cristina
Ambrosio, l’avv. Olga
Izzo, consigliere supplente di parità della Città
Metropolitana di Napoli, la prof.ssa Michela
Buonagura Associazione Culturale Gruppo Archeologico
Terra di Palma, Rosa
Ferrante presidente Associazione Naturae, le socie Fidapa di
Palma Campania.
La presidente Maria Antonietta
Ferraro da moderatrice ha aperto il convegno con un affettuoso saluto, facendo
sentire il suo abbraccio caloroso ribadendo che, questo triste momento di
pandemia “ci ha tolto
vicinanza e abbracci, ma la tecnologia mai come in questo periodo sostiene le
evenienze, non facendo mancare la validità degli incontri produttivi e
culturali. È il primo incontro virtuale che fa da traino ai prossimi sperando
però, di vederci tutti presto, da vicino – ed ha aggiunto- in un’epoca definita
civilizzata, ci troviamo ancora a contrastare un fenomeno dove i rapporti più
civili tra uomini e donne restano una conquista da raggiungere e il triste
fenomeno del femminicidio ha raggiunto cifre notevoli.”
La Giornata Internazionale
contro la Violenza sulle Donne è stata subito avviata focalizzando l’attenzione
sulle motivazioni che hanno condotto l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a
confermare il 25 novembre come data per sensibilizzare il mondo sulla violenza
contro le donne, scelto in memoria delle attiviste Mirabal durante il primo
incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi in Colombia nel 1981.
È stato ricordato dalla dott.ssa Ferrara che in questo giorno, nel 1960,
le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal furono assassinate brutalmente
perché avevano tentato di combattere il regime sanguinario del dittatore
Trujillo.
L’avv.
Olga Izzo ha
sottolineato come “il
lockdown dovuto alla pandemia ha fatto crescere ancora di più l’escalation di
reati che riguardano la sfera dei maltrattamenti in famiglia ed ha triplicato
in numero dei femminicidi.”
L’avvocato
lavora con Associazioni che si interessano di donne maltrattate e si trova
spesso di fronte a donne straziate dal dolore e dalla paura. “Bisogna ricordare che il possesso non
è amore. Dove c’è dolore non c’è amore. L’amore deve dare bene”.
Poi, è passata a sottolineare i vari problemi che affliggono le donne
maltrattate, come la mancanza di lavoro, dell’indipendenza economica, che il
più delle volte funge da arresto a denunciare le violenze subite. “Ingabbiate nella paura di non poter e
saper andare avanti da sole, perché senza lavoro, senza sostegno morale della
famiglia, che per la maggiore incitano la figlia a sopportare, subiscono umiliazioni,
offese, maltrattamenti, senza cacciare fuori quella forza che le può portare
alla salvezza, denunciando il marito, il fidanzato, il nemico.”
Ha,
quindi, illustrato la normativa contenuta nella legge 119/2013 con la quale il
Governo, tempestivamente ha introdotto misure per rinforzare, dare soccorso
alle vittime di violenza e maltrattamenti e prevenire più efficacemente i
crimini commessi ai danni delle donne. “La
violenza contro le Donne è un problema degli uomini che sconvolge tutta la
società. Mi batterò sempre per garantire alle donne, vittime di discriminazioni
tutele e ricoveri pubblici in cui venga garantita la loro sicurezza. Credo
fortemente nell’importanza del messaggio pedagogico come forma di prevenzione
ed educazione alla non violenza sia contro le donne che verso i pari. La
migliore soluzione è realizzare una rete che garantisca formazione in questo
senso fin dai banchi di scuola”.
Ha infine ricordato i nuovi
strumenti di intervento in difesa delle donne che subiscono violenza, come il Codice
rosso, che prevede l’arresto in caso di flagranza di reato, di buttare fuori di
casa il marito o compagno violento, che non può assolutamente avvicinarsi ai
luoghi domestici e che sarà controllato con il braccialetto elettronico. È
previsto anche il gratuito patrocinio per chi non può permettersi un avvocato.
Il
dibattito è andato avanti con le domande delle socie alle relatrici e le
letture di testi e poesie, di cui una della prof.ssa Titina Sorrentino
scritta e dedicata alla vittima palmese di femminicidio, molto toccante.
Zitta
zitta non rispondere
La
furia si scatena
Una
parola
Due
sono troppe e la follia è pronta…
La
dott.ssa Caterina
Mazzarella da presidente Nazionale Fidapa, ha chiarito il ruolo
dell’Associazione femminile chiamata ad un importante impegno “condividiamo tutti i programmi a
favore delle donne, favorendo l’impegno a cominciare dalle scuole di ogni
ordine e grado per infondere i concetti di parità di genere, di rispetto per le
donne, di libertà di pensiero e di azione. Incominciare dai primissimi anni di
età, con il coinvolgimento dell’educazione in famiglia. Non possiamo stare
inermi di fronte a una frequenza spaventosa di donne che muoiono per abusi.
Occorre una riflessione collettiva per dire basta alla violenza. Abbiamo
promosso mozioni, azioni di contrasto, non ci fermiamo. Bisogna insistere per
accentuare, prevenire, sensibilizzare. Lo facciamo con i convegni, i dibattiti,
l’aiuto delle forze dell’ordine. Dobbiamo essere Mission della nostra
Associazione. Promuoviamo una buona politica, chiara e coerente, con i fatti.
Mettiamo fine a ogni forma di violenza anche quella subdola psicologica. Non
permettiamo sul posto di lavoro molestie né possiamo stare a guardare il diffondere
di modelli limitanti per la nostra affermazione sociale. Per la prima volta in
700 anni una donna è stata eletta per guidare l’Università La Sapienza,
Antonella Polimeni è la nuova rettrice dell’Ateneo più grande
d’Europa; che sia un modello per le giovani ancora così fragili, che si
superino le ataviche forme mentis. Avanti, pronte a combattere per i diritti
delle Donne e per un mondo di Pace.”
La
presidente della Fidapa di Ottaviano
Cristina Ambrosio precisa“La ricchezza della Fidapa sono le socie,
con le loro competenze di cui fanno dono all’Associazione. Abbiamo festeggiato
i 90 anni di attività, il nostro impegno per dare una svolta alla società è
costante. Grazie alle nostre fondatrici, raccogliamo il frutto di un lavoro
avviato in anni difficili e continuiamo la loro opera con impegno e dedizione”.
La
prof.ssa Michela
Buonagura, ha incentrato il suo intervento sul revenge porn,
ricordando l’ultimo eclatante caso della maestra di Torino, licenziata perché
un suo video hard, che doveva restare privato, è stato diffuso in rete dal suo
ex. “Una donna doppiamente
vittima, esposta a pubbliche offese, come se fosse lei la colpevole. Ricordiamo
che la diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti è un
reato, punito con la reclusione da uno a sei anni e/o con una pena pecuniaria
da cinquemila a quindicimila euro. Tale reato in genere si accompagna ad altre
due tipologie di reato, il victim blanding, ossia la colpevolizzazione della
vittima (se l’è cercato, è colpa sua), e lo slut shaming, ossia tutti i
peggiori termini offensivi che possiamo immaginare rivolti a una donna, come se
il sesso fosse una cosa sporca o lecita solo per i maschi. La legge è piuttosto
recente, si è sentita l’esigenza dopo i numerosi casi che si sono verificati.
Ricordiamo Stefania Cantone, la giovane donna perseguitata in rete per la
diffusione di alcuni video, che non riuscendo a tollerare la violenza, si
suicidò. A proposito di Stefania, vorrei leggere il monologo a lei dedicato, Mi
hanno lapidata con un click, tratto dal mio libro contro la violenza sulle
donne, Conto
i passi-Storie di disamore”. Segue la lettura del monologo, che
suscita una forte emozione tra le presenti.
Ho cercato ancora, nella rete. I video erano
diventati virali ed io, di click in click, ero la preda da possedere,
trascinata con maschità sui display, tra cellulari e pc, dilaniata dagli
sguardi, divorata dalle oscenità verbali.
Sono andata alla Polizia, ho sporto denuncia, ho
chiesto il diritto all’oblio. Tutto inutile.
Ho lasciato il lavoro, ho cambiato nome, mi sono
trasferita in un’altra città. Non è servito. Ovunque sono andata, ho trovavo
sempre chi mi ha riconosciuta.
Non ce l’ho fatta più, non si resta vivi alla
lapidazione.
Mi sono ripresa il mio corpo, la mia vita.
Mi sono uccisa.
Neanche questo è servito.
C’è stato qualcuno che ha detto
che me la sono cercata.
Il libro Conto i passi - Storie di disamore di Michela Buonagura è
reperibile sulla piattaforma Amazon.
https://www.amazon.it/dp/B0BM3NMMZG
La
dott.ssa Ferrara vicequestore,
dirigente del commissariato di polizia di Ischia, conclude il convegno ed
informa che “in occasione
della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le
donne, un fenomeno che purtroppo non smette di essere un’emergenza pubblica, la
Direzione centrale anticrimine del Dipartimento della pubblica sicurezza, ha
rinnovato l’impegno a sostenere le vittime di violenza di ogni genere con
il progetto Questo
non è amore,
alla sua quarta edizione. Le
restrizioni per il Covid 19 non consentono come gli altri anni di
incontrare tante persone nelle piazze d’Italia, per fornire
informazioni, aiuto, supporto operativo, ma la diffusione della
brochure del progetto è stata ugualmente preparata ed è stato
realizzato un video per la diffusione in rete degli stessi messaggi di
vicinanza della Polizia di Stato; vi ha preso parte anche il Capo della
Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco
Gabrielli. Il nostro compito – continua la vice questore Ferrara- è rompere
l’isolamento, sostenere costantemente facendo rete con autorità giudiziaria,
educatori, centri antiviolenza e di recupero le vittime di maltrattamenti. Non
devono essere lasciati soli. L’invito è avere fiducia nello Stato, non avere
giustificazioni per i loro aguzzini. Non è mai solo uno schiaffo, perché se usa
violenza, non è amore”.
Adelina
Mauro
https://www.sciscianonotizie.it/palma-campania-violenza-sulle-donne-lassociazione-fidapa-ribadisce-il-proprio-no-alla-violenza/