Descrizione blog


La scrittura è uno strumento di conoscenza.
Fa luce dentro di te e rende chiaro qualcosa che prima era oscuro.

giovedì 9 ottobre 2014

IL PALLONE- PREMIO SPECIALE INFANZIA




IL PALLONE

A scuola cerco sempre di anticiparmi i compiti, devo guadagnare tempo, perché il pomeriggio vado a lavorare.
L’autolavaggio è vicino casa mia, ci vado tutti i giorni alle quattro, non è faticoso e poi vedo tanta gente, tutti mi conoscono.
Peppì, m’arraccomanne, fa’ ‘o servizio buono!
Io cerco di accontentarli, spazzolo bene i peli del cane sulla moquette, strofino la macchia di caffè sul sedile, pulisco il vomito del bambino vicino al finestrino.
Il cliente va servito a dovere, deve andarsene soddisfatto, altrimenti non torna più e ‘o padrone me licenzia.
A me la paga che mi dà mi serve, mi voglio comprare il motorino, così sono più figo e magari trovo pure una ragazza.
Nessuna mi fila, perché songo nu poco chiatto, me piace e magnà. Il cornetto la mattina, ‘o ragù ‘a domenica, le melenzane alla parmigiana che mi fa mia nonna. A casa mia cucina lei, pranzetti da leccarsi i baffi, ate che Mc Donald!
Il profumo lo sento dalle scale  quando torno da scuola e pure che ho mangiato il panino con la mortadella, mi si apre lo stomaco; le scale le faccio a quatt a quatt, nu veco ll’ora e m’assettà a tavola e ‘e magnà comme a ‘nu pascià.
I miei compagni mi sfottono, mi chiamano palla ‘e larde, vorrei vedere loro se tenessero ‘na nonna comme ‘a mia.
Io non li penso, ogni tanto mi piglio collera, pecchè ancora nu tengo ‘a uagliona, nessuna mi vuole dire Si! Perchè sono chiatto, ma quando avrò il motorino tutte mi diranno Me puorte a fa’ ‘no giro? In motorino mi devono abbracciare, per non cadere.
Mia sorella dice che non mi filano pure perché so troppo buono, oggi i buoni sono fuori moda, le ragazze corrono appresso a chi è più cattivo. E chi le capisce? Dicono che chi è troppo buono è fesso, io non so’ fesso, mi faccio i fatti miei, e pure se mi faccio i fatti miei c’è sempre qualcuno che si vuole fare pure lui i miei.
L’altro giorno, mentre pulivo una Mercedes, non sono arrivati tre che hanno cominciato a sfottere? Io non gli avevo fatto nulla, stavo togliendo la polvere dai tappetini della Mercedes e mi ero abbassato a testa in giù per pulirli bene, chillo ‘o padrone è nu pignuolo!
E quelli che fanno? Mentre uno mi teneva fermo in quella posizione, un altro mi strappa dalle mani il compressore e me lo infila proprio lì.
Io gridavo Me sente ‘e murì, ma quelli ridevano chiattò, mo te gunfiammo nujeM’avevano pigliate pe’ nu’ pallone!
Mi hanno portato all’ospedale, ho dormito per tre giorni, quando mi sono svegliato mi faceva male la pancia.
Mamma ha detto che era perché i dottori mi avevano tolto l’aria dalla pancia. Poi mi sono addormentato un’altra volta, perché il dottore mi ha dato la medicina, ma l’ho sentita mamma che piangeva quando ha detto a mio padre deve portare ‘a borsa.
‘A borsa? Sarà un altro scherzo, perché io sono maschio e la borsa non la porto, forse mia madre piangeva perchè è una borsa firmata, per questo. Mammà, nu chiagne, io so’ mascolo, nu me serve ‘a borsa.

Michela Buonagura
 

 
Secondo classificato al concorso letterario "Speciale infanzia 2016" indetto dall'associazione M.A.R.E.L. Ricevo il premio dalla scrittrice Dacia Maraini. Emozionata.









 



Nessun commento:

Posta un commento