Violenza di genere: Palma
Campania dice “no”
27 Nov 2018
Palma Campania, 26 Novembre – Domenica scorsa,
giornata di riflessione sulla violenza contro le donne, anche a Palma Campania
si sono svolti alcuni eventi per testimoniare la sensibilità della popolazione
verso questa tematica.
I primi a focalizzare l’attenzione sull’argomento sono
stati gli alunni dell’I.S.I.S. “Antonio Rosmini”, che fin da sabato
hanno potuto partecipare a due appuntamenti, uno a scuola, realizzato
nell’ambito delle attività curriculari, un altro presso il teatro comunale, a
cura del Laboratorio teatrale Gulliver e delle associazioni VIVA e
F.I.D.A.P.A. – B.P.W. Italy. Il secondo evento è stato proposto anche
domenica, a un pubblico più ampio, che ha risposto numeroso all’invito. Il
problema della violenza domestica è molto sentito in paese, soprattutto da
quando, negli ultimi anni, si sono verificati fatti di cronaca che hanno
profondamente scosso l’opinione pubblica e, naturalmente, segnato la vita di
alcune famiglie.
Nell’intento
di promuovere iniziative di contrasto al fenomeno della violenza di genere, che
rende infelice la vita di molte donne che tuttavia restano in silenzio,
un’altra associazione locale, Naturae, ha recentemente aperto uno
sportello rosa, nella speranza che la comunicazione e l’ascolto possano essere
un’opportunità, o una soluzione.
Il progetto dell’I.S.I.S. Rosmini finalizzato
all’evento della data 25 novembre ha per titolo “Dici-Amo no alla violenza
di genere” ed è stato fortemente voluto dalla dirigente Maria Grazia
Manzo e dalle prof.sse Michela Buonagura, Anna D’Ursi e Filomena Amato.
Gli studenti sono stati invitati alla riflessione sulla violenza silente,
quella quotidiana, attuata attraverso gli stereotipi di genere e i meccanismi
di prevaricazione che derivano dal sentimento della gelosia. Sui banchi di
scuola è stato trattato il tema dell’amore nella letteratura, ma anche
dell’amore come leitmotive che permea anche altre discipline; in
particolare ci si è soffermati sul tema della follia in amore, che può
sfociare in tragedia. Gli allievi del liceo scientifico hanno realizzato un
cortometraggio realizzato a scuola, incentrato su messaggi positivi e non solo
di denuncia, lavoro che è stato proiettato al termine del convegno-dibattito
che si è tenuto il 24 novembre, quando, contestualmente alla proiezione, sono
stati esposti i cartelloni realizzati dagli allievi delle altre classi
dell’istituto. Durante l’evento conclusivo – che vuole essere il punto di
partenza per l’adozione di uno stile di vita che eviti la violenza – i ragazzi
hanno recitato alcuni monologhi della prof.ssa Michela Buonagura e la
sua poesia “Conto i passi”, proposta ogni anno in occasione del 25
novembre, scritta per ricordare le vittime della violenza di genere. I giovani
hanno dimostrato la loro sensibilità anche disegnandosi con il rossetto uno
sbaffo rosso sulla guancia.
In una
cornice diversa, la sala teatrale comunale, il tema della violenza di genere è
stato proposto anche attraverso un reading, su iniziativa del Laboratorio
teatrale Gulliver e delle associazioni VIVA e F.I.D.A.P.A. Le associazioni
hanno puntato sull’efficacia della parola, capace di raccontare, di commuovere,
di scuotere, di fare breccia nel muro dell’indifferenza e della distrazione.
Suggestivi veli di tulle rosso hanno fatto da quinte scenografiche sul
palcoscenico, evocando il colore del sangue versato dalle vittime innocenti
della violenza di genere. Le donne vittime di femminicidio sono state ricordate
attraverso una serie di testi letti da “interpreti – non attrici”, donne comuni
che, come ha voluto la regista Gabriela Maiello, hanno rappresentato
ogni donna, ogni possibile vittima di un amore malato, di coltelli affilati, di
cocci taglienti, di mani assassine.
“Ogni anno dedichiamo uno spettacolo a questo
terribile tema”, spiega la regista Gabriela Maiello, “il titolo Passi
affrettati ha sostituito quello degli anni precedenti, Ni una màs. Purtroppo,
la cronaca ce lo dimostra, non basta augurarsi che non ci siano più
femminicidi… Occorre parlarne, non essere indifferenti se il problema ce l’ha
la famiglia della porta accanto, insistere sull’assurdità del fenomeno,
invitare a riflettere, parlare di amore, di quello vero. Il senso degli eventi
e delle iniziative che si svolgono in occasione del 25 novembre è questo:
ribadire che l’amore non è possesso, non è gelosia, non è limitazione
dell’altro, non è sopraffazione, ma condivisione, reciprocità, comprensione. Un
evento ispirato alla cronaca, realizzato in una data istituzionale, può
contribuire a veicolare un messaggio positivo, per un cambiamento di rotta. Le
famiglie, soprattutto quelle giovani, hanno una grande responsabilità, educare
i figli all’amore, alla parità di genere”.
Dello stesso
parere il presidente dell’associazione VIVA, l’avv. Filippo Carrella, e
la portavoce della F.I.D.A.P.A., prof.ssa Rosanna Ferrara, che hanno
ricordato come la giurisprudenza talvolta non rende giustizia alle vittime.
Durante il dibattito finale, il pubblico ha sottolineato che le vittime della
violenza di genere non sono soltanto le donne, ma anche i loro figli e
addirittura gli amici e i familiari presenti sulla scena del delitto, quando la
furia omicida non si ferma davanti a nulla.
Presente in
sala, l’assessore alla cultura del comune di Palma Campania, prof.ssa Elvira
Franzese, commossa e certa dell’utilità della sensibilizzazione sulle
tematiche più scottanti e impegnative che, nonostante se ne parli, fanno
registrare numeri altissimi di vittime.
Angela Sorrentino